L' Epopea di Gilgamesh
C'era una volta (2000 anni prima del diluvio universale della bibbia)... in Iraq
Molti pensano che il racconto del diluvio universale sia da attribuire a Mosè.
Molti ricordano che Dio ordino a Noe di fabbricare un 'Arca, che Noe seguì alla lettera gli ordini impartiti da Dio, che fu salvato un maschio e una femmina di ogni specie, che una colomba che fu liberata ecc
Ora provate a leggere questo racconto molto più antico, circa 2000 anni prima del diluvio cristiano:
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Tratto dalle tavolette Sumere
( IV millennio a.C )
"Presi con me tutto quanto avevo, l'intero frutto della mia vita
e lo portai nella barca: la famiglia e tutti i parenti.
gli animali dei campi, le bestie del pascolo e le gente da lavoro,
imbarcai tutti.
Salii sulla barca e chiusi la porta:
Quando il nuovo giorno sorse luminoso,
una nuvola nera si raggomitolo' lontano sull'orizzonte,
il chiarore del giorno si trasformo' d'un tratto nella notte,
il fratello non vede piu il fratello,
il popolo del cielo non si puo' riconoscere.
Gli Dei erano pieni di spavento davanti al diluvio
essi si rifugiarono fino sulla montagna celeste di AN,
gli Dei si rannicchiarono,come cani, contro la parete e stettero fermi.
Durante sei giorni e sei notti
si gonfiarono la tempesta e il diluvio, EN-LIL regnò sul paese:
Quando il settimo giorno spunto', si placò la tempesta,
si spiano' la marea che aveva infuriato come un esercito in guerra:
le onde si fecero tranquille, cessò il vento tempestoso e i flutti
smisero di salire.
Guardai verso l'acqua, il suo mugghiare si era ammutolito,
tutti gli uomini erano divenuti fango!
la mota arrivava all'altezza dei tetti!
Guardai verso la terra, verso l'orizzonte del mare,
lontano, molto lontano, emergeva un'isola.
l'imbarcazione arrivo' al monte Nissir,
presso il monte Nissir si fermo' e rimase come ancorata.
Quando spunto' il settimo giorno,
liberai una colomba e la mandai lontano,
e la mia colomba volò e poi tornò indietro.
Poichè non aveva trovato un posto dove posarsi,torno' indietro.
Presi una rondine e la lasciai volare,
e la mia rondine volò via e ritornò
poiché non aveva trovato un posto dove posarsi torno' indietro.
Presi un corvo e lo lasciai volare,
e il corvo volo' via e vide che lo specchio d'acqua si abbassava;
esso si nutrì, volò intorno, gracchio' e non tornò piu indietro"
Si,si.... Avete letto bene! ...
non è la bibbia...
non è il nostro diluvio
Il diluvio di Noè è un perfetto "copia-incolla" del diluvio dei sumeri: l'Epopea di Gilgamesh
Siamo tutti figlie e figli dei sumeri
D'altronde lo dicce la nostra stessa bibbia a Genesi 2/8 e Genesi 2/14
Siamo tutti nati nel giardino dell'Eden situato tra il fiume Tigri e l'Eufrate, proprio in Iraq.
CITAZIONE
Genesi 2/8
Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato...
... 2/14
Il terzo fiume si chiama Tigri: esso scorre ad oriente di Assur. Il quarto fiume è l'Eufrate.
CITAZIONE
Falanör
L'Epopea di Gilgamesh è un testo bellissimo, forse il romanzo epico più antico del mondo, sicuramente è il più antico che conosciamo nella cultura occidentale.
Antichissimo ma pieno di messaggi attuali!
Compare nel momento in cui gli uomini passano da società nomadi a società stanziali, quando nasce il concetto di città con arti e mestieri e quando nasce la scrittura come la intendiamo oggi, in pratica quando si passa da peristoria a storia!
Tutta la cultura mediorientale ed mediterranea è rimasta influenzata dall' Epopea di Gilgamesh, il diluvio è l'esempio più conosciuto, ma ce ne sono tanti altri.
Tipo l'incontro con la misteriosa "fanciulla che fa il vino" che è molto simile alla figura della Maga Circe dell' Odissea di Omero, e tanti altri elementi che si ritrovano nei miti semitici, egizi e dell'antica grecia.
Poi ci sono i riferimenti storiografici di inestimabile valore, come la descrizione della Città di Uruk (forse la stessa Ur di Abramo) con le sue Mura ed il palazzo reale.
Ed ancora tutti gli elementi archetipici dalle molte interpretazioni come il passaggio dall'infanzia alla maturità, con Enkidu, uomo selvaggio, che vive nella selva e viene attratto nella citta dall'immagine di una donna nuda riflessa nel fiume dove si stà abbeverando come un'animale.
Oppure la scoperta e la non accettazione della morte, l'amicizia fraterna tra i due personaggi di natura opposta, quasi a simboleggiare la parte razionale ed emotiva della mente umana.
Il viaggio nella terra dei Cedri, pieno di simboli ed allegorie, ed altro ed altro ancora...
E poi il mistero più incredibile: le pietre magiche che, messe vicine l'una all'altra, si muovono facendo spostare la barca dell'eroe nel mare ai confini del mondo...
Consiglio a tutti di leggerne una versione tradotta in Italiano, con un commento fatto da studiosi accreditati, io l'ho letto anni fa ma ancora oggi mi fa sognare...:-)
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Edited by Tarn - 8/6/2023, 00:07