Il Sole continua a sorprendere gli scienziati:
E' la sfera naturale più perfetta mai osservata
Immagine SDO
Come sfera di gas rotante, gli astronomi pensavano che la nostra stella si gonfiava leggermente all'equatore, dandogli una lieve forma di disco volante. Il pianeta Giove mostra bene questo effetto. L'elevato numero di rotazioni, una ogni 10 ore, significa che è più largo all'equatore del 7% rispetto alla distanza tra un polo e l'altro.
Ora, un team guidato dal Dr. Jeffrey Kuhn dell'Università delle Hawaii, ha fatto la prima misurazione accurata del rigonfiamento equatoriale del Sole, o del suo "appiattimento". I risultati sono stati una grande sorpresa. Kuhn ha dichiarato: “Siamo rimasti scioccati. Il Sole non si rigonfia così tanto!”
Con i suoi 1,4 milioni di chilometri di diametro, la differenza tra il diametro all'equatore e quello tra i poli è di soli 10 chilometri. Messi in scala con un pallone da spiaggia, la differenza è inferiore alla larghezza di un capello umano. Solo la sfera di silicio artificiale, creata per stabilire una misura precisa dei pesi, è conosciuta per essere la sfera più perfetta ( progetto Avogadro ).
I dati, pubblicati recentemente sulla rivista
Science, sono il risultato di 50 anni di sforzi per misurare accuratamente il Sole. Gli strumenti, purtroppo sono ostacolati dagli effetti di sfocatura dell'atmosfera terrestre. Gli scienziati hanno quindi eseguito le misure dallo spazio con gli strumenti dalla sonda SDO (Solar Dynamics Observatory) della NASA. Il satellite doveva essere ruotato per prendere le immagini del Sole in tutte le sue possibili posizioni, questo, per normalizzarne le imperfezioni affinché lo strumento spaziale possa calcolare una media.
Le osservazioni sono essenziali per la comprensione dell’interno del nostro Sole che ruota a velocità diverse, esattamente come il traffico automobilistico che si sposta a velocità diverse sull’ autostrada. Questa distribuzione di velocità può essere dedotta dalle misurazioni della forma della stella e del modo in cui oscilla. Le nuove misurazioni indicano che gli strati esterni si muovono più lentamente del previsto; Kuhn suggerisce che le turbolenze sotto la superficie ne sono probabilmente la causa.
Il team ha anche ricercato le variazioni della larghezza del Sole durante i due anni di osservazioni che sono in correlazione con il ciclo di attività di 11 anni, ma ha constatato che, se tali variazioni sono presenti, sono troppo piccole per essere rilevate.
Kuhn ammette che il Sole potrebbe avere in serbo altre sorprese, non solo, ma confonde anche spesso chi tenta di prevedere il suo comportamento. "Ci ha ingannati ogni volta che lo abbiamo osservato".
Traduzione di 2formulauno
Fonte:
www.guardian.co.uk/science/2012/aug...t-sphere-nature
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Edited by Tarn - 18/10/2014, 13:08
