Gli scienziati prevedono la comparsa di una nuova isola vicino ad El Hierro
Diversi crateri eruttivi sottomarini sono stati identificati, e l'ascesa del magma potrebbe dar luogo ad una nuova isola vicino ad El Hierro nei prossimi giorni. Ieri, fumarole, ceneri (materiale piroclastico che galleggia sulle acque) e bolle di gas in ebollizione, sono state individuate e filmate sulla superficie del mare dove sono comparse macchie distese di colore gigio-verde.
Nella notte, diversi terremoti di bassa magnitudo hanno continuato a scuotere l'isola, e indicano la probabile apertura di nuove bocche vicino a quella che si trova a soli 2,4 km dalla costa del paese di La Restinga, e questo ad una profondità di 150 metri. L'eruzione sembra essere più vicina alla costa meridionale di El Hierro e alla zona di Restinga che è già stata evacuata. Per Ramon Ortiz, del Centro di Ricerca Scientifica (CSIC), l'eruzione può svolgersi in quattro fasi distinte: La prima nela quale gli effetti si sono già osservati lo scorso sabato, è l'espulsione di bolle di lava e gas marini verso la superficie dell'oceano. La seconda in cui appaiono colonne di vapore bianche che porteranno rapidamente alla terza fase, più esplosiva, in cui potrà comparire una nuova isola.
Gli scienziati del National Geographic Institute (IGN) e del CSIC, hanno confermato il processo eruttivo che probabilmente farà emergere una nuova isola. Tutti i segni dell' eruzione presenti ad El Hierro, si compongono di quattro fasi. Tuttavia, il completamento di questo processo può essere sia lento che veloce, a seconda della quantità di magma espulsa dai crateri del vulcano. La dimensione dei crateri sottomarini attuali è stimata di circa 1 metro ciascuno e sembra che in questo momento ce ne siano tre attivi.
L'eruzione in corso è stimata ad una profondità compresa tra i 1500 e i 150 metri, e potrebbe essere visibile ad occhio nudo quando i crateri risaliranno gradualmente alla superficie e raggiungeranno una profondità di soli 60 metri. Ieri il Governo delle Isole Canarie ha alzato il livello di allarme, questo consentirà l'aggiunta di zone di evacuazione obbligatoria quando il pericolo si avvicinerà e la mobilitazione di risorse per la logistica delle emergenze.
Juan Manuel Santana, responsabile della sicurezza dell 'isola, ha confermato che ieri si è svolta una riunione di emergenza nella città di El Pinar, alla presenza del Presidente del Governo, Paulino Rivero e del vulcanologo Javier Ortiz.
Aggiornamento 17/10: L'installazione degli idrofoni è stata terminata alle 19:00 di ieri. Gli idrofoni sono stati installati per creare allarmi precoci a La Restinga. Gli idrofoni indicheranno il luogo dell'eruzione in corso e daranno informazioni più dettagliate circa la direzione della fessura. L'installazione degli idrofoni ha consentito il ritorno a casa dei cittadini La Restinga.
I vulcanologi dal CSIC (Consejo Superior de Investigaciones Científicas) sono convinti che ci vorranno circa 2 settimane per formare una nuova isola a 2 km dalla costa di El Hierro, se l'eruzione continua come oggi. Gli scienziati dell’ IGN dicono che questo è solo uno dei molti scenari possibili. I ricercatori sono convinti che se una nuova isola si formerà nel punto individuato, la possibilità che si connetta ad El Hierro, sopra il livello del mare, è quasi nulla.
Per seguire gli eventi in diretta, e se siamo fortunati forse anche la nascita della nuova isola, ecco il link della Web Cam a El Hierro
La polizia sta aiutando gli abitanti di La Restinga a ritornare nelle loro case ma alcune persone sono riluttanti a tornare al villaggio per paura dell'imprevisto. Le persone hanno avuto il permesso di tornare al villaggio ma è stato detto loro di essere "sempre pronti" all’evacuazione, se sarà necessaria.
La nave oceanografica " Ignacio Lozano" ha lasciato il porto di La Estaca questa mattina per un altro giorno di campionamento e per esaminare la zona dell'eruzione. Nel video qui sotto si possono vedere, oltre al prelevamento dei campioni per le analisi successive, anche dei pesci morti, uccisi probabilmente dall' eruzione.
Dovrebbe arrivare anche la “Ramon Margalef” che è invece dotata di un Remote Operated Vehicle o ROV. La provincia ha fornito questa immagine eccezionale, che mostra la differenza tra le 2 navi. Ciò che non può essere visto sull'immagine è che lo strumento di campionamento della " Ignacio Lozano" affonda in modo perpendicolare al fondo del mare. Il ROV dalla Ramon Margalef consente invece di esplorare anche ad una certa distanza dalla nave.
Il quotidiano spagnolo El Mundo ha realizzato un grafico interattivo per illustrare con immagini animate quanto accaduto finora a El Hierro. L'animazione è suddivisa in diverse parti: - Geografia di El Hierro - linee di faglia - posizioni e dimensioni dei crateri - fondo del mare di El Hierro - specifiche eruzioni
Aggiornamento 20/10; lievi tremori armonici nel corso delle ultime 8 ore. Da mezzanotte l’IGN ha riportato due terremoti (ma questo numero può cambiare quando IGN aggiorna i suoi dati). Il numero dei terremoti di ieri è stato il più alto dal 10 ottobre quando è iniziato il periodo eruttivo. Un totale di 16 terremoti vulcanici sono stati registrati Mercoledì, di magnitudo massima 2.6.
Un altro elemento importante da notare è che ieri sono stati registrati 2 terremoti a quote più profonde, rispettivamente a 7,9 e 9,6 chilometri di profondità. Questo non era più accaduto dal 10 ottobre.
Nemesio Perez, un esperto vulcanologo di ITER (Tecnologico y de Energías Renovables de Tenerife) ha riferito che l'attività non è ancora finita. Ciò che sta accadendo a El Hierro contiene molte domande senza risposta. Ha anche detto che l'attività di El Hierro non avrà alcun impatto su La Palma, perché i vulcani non sono interconnessi.
La nave Ramon Margalef ha individuato le fonti di eruzione del vulcano sottomarino a El Hierro ed è la prima volta che la nascita di un vulcano sottomarino è stata mappata. Questo faciliterà l'interpretazione e la comprensione dell'attività vulcanica nelle isole Canarie. L'immagine sopra non sembra molto spettacolare, ma i risultati lo sono. Il diametro di base del nuovo vulcano è di 700 metri. Attualmente è alto 100 metri e ha un cratere di 120 metri. La base del cratere è misurata ad una profondità di 300 metri.
Le attività sismica e vulcanica continuano a El Hierro
Questa mattina si è registrato il più forte terremoto dall' 8 Ottobre, di magnitudo 3,9, avvenuto alle 07:46 nella baia di El Golfo. Il suo epicentro è vicino alla linea di costa Frontera. Il terremoto di magnitudo 4.4 dell' 8 ottobre aveva segnato l'inizio di una serie di eventi come il tremore armonico e subito dopo, la formazione della macchia verde (eruzione). La sua profondità è ancora di 22 chilometri, quindi ancora abbastanza sicura. Inoltre, dalla mezzanotte UTC IGN sono elencati 11 terremoti e solo 2 di loro erano inferiori alla magnitudo 2! Le ultime 3 scosse avevano valori di magnitudo 3,2, 3,9 e 3,0.
La nave "Ramon Margalef" ha fornito delle belle immagini in 3-D dei fondali dell'Oceano, dove si possono vedere il nuovo cratere e la colata di lava.
Aggiornamento El Hierro oggi un terremoto di magnitudo 4,3
Tremore costante, ma ancora armonico, (potrebbe cambiare dopo il forte terremoto di oggi) Il terremoto di magnitudo 4,0 ( poi aggiornato a 4,3) avvenuto questa mattina è il più forte dopo quello di magnitudo 4.4 l' 8 ottobre. Il terremoto si è verificato ad una profondità di 20 km nella baia di El Golfo. Il terremoto è stato percepito dagli isolani.
Involcan ha riferito che la quantità di CO ² nell' aria a El Hierro non è mai stata così alta. La CO ² nell'aria è una componente dei segnali pre eruttivi. I pesci sono scomparsi completamente dal mare di Las Calmas e nel mare a sud di La Restinga sono state viste macchie verdi e jacuzzi. Gli scienziati di PEVOLCA hanno deciso di visitare la zona di El Golfo questa mattina, dopo un aumento significativo dell'attività sismica in quella zona. L'indagine esaminerà anche la situazione delle persone che vivono in quella parte dell'isola. La lista dei terremoti sul sito IGN contava nella giornata di oggi fino alle ore 14.00, già più di 53 terremoti.
