Thierry Meyssan fa un bilancio sintetico
delle battaglie di Damasco e Aleppo
Il giornalista francese Thierry Meyssan, attualmente in Siria, fa una sintesi del risultato delle operazioni pomposamente denominate “ Vulcano a Damasco” e “ Terremoto in Siria” dai “ guerriglieri" dell’ASL (esercito libero siriano).
La situazione descritta da Meyssan non corrisponde affatto a quanto ci viene detto nei giornali o telegiornali nostrani.
VIDEO
Traduzione del video:
La stampa occidentale continua a raccontare che i combattimenti infuriano a Damasco e che si sono estesi ad Aleppo. Ci avevano detto che ci sarebbe stato un “vulcano a Damasco” seguito da un “terremoto in tutta la Siria”. Ma in realtà che cosa è successo?
Bene, le potenze occidentali hanno organizzato un attentato che ha decapitato la difesa siriana, sperando che certi reggimenti dell’esercito siriano si sarebbero alleati all’occidente, ma questo non è successo.
Quando hanno lanciato l’attacco dei contras, venuti principalmente dalla Giordania e da altri paesi limitrofi, sulla capitale Damasco, questi non erano sufficientemente numerosi per vincere di fronte alla popolazione siriana che sosteneva l'esercito. Al termine di diversi giorni di combattimenti, a volte molto violenti, si contano circa 4000 contras uccisi e circa 3700 contras imprigionati. Questo risultato lo si può spiegare soltanto grazie al sostegno della popolazione al suo esercito. E’ stata la popolazione che ha designato gli obiettivi, è stata la popolazione che ha permesso all’esercito di liberare la città.
Dinanzi a questa sconfitta, le potenze occidentali hanno tentato la loro seconda carta, che hanno chiamato il “terremoto in Siria”. Si trattava di utilizzare i curdi iracheni che si sono venduti agli USA e ad Israele, chiedendogli di far in modo che i curdi siriani si ribellassero. Nemmeno questo ha funzionato e la popolazione curda è rimasta fedele alla sua patria.
Allora un secondo attacco è stato lanciato contro Aleppo, questa volta erano soprattutto dei mercenari che arrivano dalla Turchia. La battaglia di Aleppo è stata ancora più rapida di quella di Damasco perché le forze erano meno numerose e l’esercito ha immediatamente inviato i suoi paracadutisti per sconfiggere definitivamente i mercenari.
In conclusione tutta quest’operazione, molto costosa in termini di vite umane, è una sconfitta per la NATO e per tutti quelli che l’hanno sostenuta. Ed è per questo che adesso gli USA cercano di deviare l’attenzione trovando nuovi argomenti per creare un problema che non esiste con le armi chimiche.
In una conferenza stampa, il porta parola del Ministero degli affari esteri ha detto che sì, la Siria detiene armi chimiche ma le utilizzerà soltanto in caso di attacco esterno contro la Reubblica Araba Siriana e mai contro dei civili ed esclusivamente nel caso di una guerra internazionale.
Non ci possono quindi essere dubbi sulle loro intenzioni, ma la propaganda degli USA ci serve di nuovo e in modo invariato da più di 30 anni contro numerosi e diversi Stati, l’argomento delle armi di distruzione di massa per darsi il diritto di intervenire.
Quindi, gli USA non hanno il diritto di intervenire qui, il Consiglio di Sicurezza vi si è opposto e continuerà a far rispettare il diritto internazionale checché ne dicano USA, Francia e Gran Bretagna.
Vedi anche:
Siria, falsi filmati girati in QatarEdited by Tarn - 22/3/2014, 20:23
