Condizionare le popolazioni alla “grande crisi” dei mondialisti
Il 14 Agosto 2011 durante la trasmissione " C dans l’air " , Philippe Dessertine (docente di economie all’Università di Nanterre) ha spiegato : " Siamo in una situazione di accelerazione assolutamente demenziale. I francesi capiranno ben presto che non ci sono tante possibili soluzioni…fra poche settimane si dovranno prendere delle decisioni fondamentali..Occorrerà discutere con la Germania. Jean-Claude Trichet ha detto che questa crisi è probabilmente la più grave da quella del 1929, quindi si tratta della crisi più grave dalla prima guerra mondiale. Ad un certo punto i politici dovranno spiegare ai cittadini che occorrerà fare questo oppure ci sarà un caos assolutamente inimmaginabile”.
L’idea di una moneta mondiale come soluzione all’attuale guerra monetaria che si sta giocando sui mercati valutari è ripresa da diversi economisti. Ovvio, si invoca l’esempio negativo dell’euro, ma si insiste sul fatto che la sua debolezza deriva dalla carenza di un rigore nei bilanci e di trasparenza della maggior parte dei paesi della zona euro.
La buona "grande crisi " , invocata da David Rockefeller, potrebbe permettere ai creditori degli Stati di imporre le nuove regole del gioco. Ma questo programma piacerà alla Cina e alla Russia? Queste potenze non vi si opporranno? Ecco perché è giusto dire come P. Dessertine che "di giorno in giorno e poco per volta, l’idea che la crisi potrebbe sfociare in un conflitto mondiale, "fiorisce ufficialmente" qua e là. La parola guerra comparirà certamente più tardi nella bocca dei politici e questo segnerà un avanzata ineluttabile".
Ormai sono numerosi gli economisti che riconoscono che uno scenario simile a quello degli anni trenta non sia da escludere. E sappiamo che la crisi del 1929 ha permesso ai banchieri internazionali, di imporre non soltanto il conflitto mondiale 1939-1945, ma sopratutto le regole del dopo guerra…
Purtroppo, questi economisti che chiamano al rigore del bilancio e alla necessità dell’austerità, non denunciano le complicità che esistono tra i politici e i banchieri internazionali sul meccanismo del debito e degli interessi usurai. L’unica novità è che questi economisti fanno un collegamento tra la guerra delle monete e i futuri sconvolgimenti geopolitici. Così gli avvenimenti dimostreranno di avere uno svolgimento naturale e nessuno potrà gridare al complotto!
" Se il popolo capisse il funzionamento del sistema bancario, credo che ci sarebbe una rivoluzione domani mattina ". Henry Ford
Queste dichiarazioni purtroppo trovano conferme nella realtà, sia rispetto al summit Merkel Sarkosy della scorsa settimana ( di cui non si sanno ancora con precisioni quali siano state le soluzioni individuate), sia nelle relazioni sempre più tese tra USA e Iran dopo il preteso fallito attentato all'ambasciatore dell'Arabia Saudita.. vedi: https://pianetanibiru.forumfree.it/?t=58316054#lastpost
La guerra in Libia..Recentemente Gheddafi ha denunciato quali erano i veri motivi dell’offensiva occidentale: la crisi economica dei paesi NATO e il loro bisogno di risorse energetiche. All’aiuto umanitario, penso che non ci creda più nessuno
Una manifestazione di sostenitori di Gheddafi a Tripoli il 14 ottobre 2011 ( ma Tripoli non era stata liberata dal CNT?)
Nel frattempo a New York…
Arrestati perché volevano chiudere i loro conti alla City Bank
Clienti della City Bank che volevano chiudere i propri conti in segno di protesta sono stati trattenuti nella banca. Nel video si vede una donna che voleva uscire ed è stata rincorsa e riportata nella banca. Certe persone bloccate all’interno hanno cercato di comunicare i loro nomi e indirizzi a quelli che si trovavano all’esterno. Casi simili si sono verificati anche in altre banche e vengono riportati diverse decine di arresti.
