USA e Iran, cresce la tensione

La tensione cresce tra "l'asse del bene" (USA)
e l’”asse del male” (Teheran)

Dopo le accuse rivolte a due cittadini iraniani di aver progettato l’uccisione dell’ambasciatore dell’Arabia Saudita, la risposta dell’Amministrazione Obama è stata di chiedere immediatamente un inasprimento delle sanzioni contro l’Iran e in particolare di rafforzare le pressioni diplomatiche e finanziarie contro il regime (iraniano). Gli Stati Uniti hanno già avviato riunioni con gli ambasciatori dei paesi membri del Consiglio di Sicurezza dell’ ONU.

Nel frattempo l’Iran ha presentato una lettera di protesta al Consiglio di Sicurezza. Il porta parola del segretario generale dell’ONU ha dichiarato: “ Ban Ki-moon ha presentato la lettera dell’Iran sulla campagna di accuse degli USA contro l’Iran, al Consiglio di Sicurezza affinché venga esaminata”.
Ha anche precisato che anche gli USA hanno presentato una lettera di protesta contro il piano di assassinio dell’ambasciatore saudita, a Ban Ki Moon che l’ha consegnata al Consiglio di Sicurezza. Il rappresentante iraniano ha respinto in blocco le accuse degli USA.

Secondo un responsabile del Pentagono, le accuse degli USA contro l’Iran, sul piano di uccisione dell’ambasciatore saudita a Washington, sono destinate a deviare l’attenzione dell’opinione pubblica. Michael Mallof, in un intervista con Press TV ha dichiarato: “Si tratta di un altro tentativo condotto dagli USA, in cooperazione con Israele, contro il programma nucleare iraniano. Queste accuse sono destinate a distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica e a fargli credere che gli USA sono stati colpiti da un complotto straniero sul proprio territorio”.

Secondo Le Figaro, l'AIEA denuncerà, presentando prove inconfutabili, il carattere militare del programma nucleare iraniano il 17 Novembre a Vienna.
Dovrebbe essere il rapporto più duro e più completo mai scritto dall’ AIEA sullo stato di avanzamento del programma nucleare iraniano.
Vedi l'articolo www.lefigaro.fr/international/2011/...e-nucleaire.php

Altre fonti da siti alternativi riportano che secondo le informazioni di Alex Jones, Israele attaccherà l’Iran entro le prossime due settimane. Fonti militari americane avrebbero confermato che il via per l'inizio delle ostilità è già stato dato e Steve Pieczenik avrebbe confermato la notizia.

Obama avrebbe quindi dato l’autorizzazione ad Israele di attaccare le installazioni nucleari dell’Iran.
Qui, come con la Libia, gli USA rimarranno probabilmente in secondo piano (almeno in un primo tempo), ma senza il loro via, questi attacchi, se davvero ci saranno, non sarebbero possibili.
Comunque, qualora dovessero attaccare, 2 scenari sono possibili:

-Gli USA si associano e i media presenteranno l’intervento come un aiuto da parte di un alleato, mentre Israele in un primo tempo, lancerebbe l’offensiva da solo. Il conflitto potrebbe poi generalizzarsi con l’intervento della Siria, di Hezbollah, forse della Russia e probabilmente della Cina..sarebbe allora l’inizio della terza guerra mondiale.
Uno scenario non auspicabile nemmeno per gli USA mi auguro…

-Nel secondo scenario, gli americani danno il loro assenso ad un attacco israeliano ma rifiutano di entrare nel conflitto. Israele, circondato da nemici, verrebbe inevitabilmente sconfitto. Ma in questo caso, i protocolli militari israeliani prevedono il ricorso alle armi nucleari contro i nemici (nome in codice Massada e Samson), tutte le capitali e le grandi città arabe diventerebbero un obiettivo e forse anche qualche capitale europea.

In entrambi i casi nulla di bello all’orizzonte..

Fonti: alterinfo e leschroniquesderorschach

Queste analisi delle tensioni tra USA e Iran non si ritrovano solo sui media alternativi, anche i media tradizionali italiani riportano che gli USA “non escludono nessuna opzione”, quindi nemmeno quella militare..
Questo è solo uno dei tanti articoli che riportano le stesse notizie su Google news di oggi.


Fonte Reuters

Edited by tarn - 14/11/2011, 15:43