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Marte: Noctis Labyrinthus, scoperta una zona adatta alla vita

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view post Posted on 22/9/2011, 12:55

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Scoperte argille giovani su Marte:
la regione potrebbe aver ospitato la vita



Viking 1 immagine di Noctis Labyrinthus
Credit: NASA / JPL-Caltech



Secondo un nuovo studio sulla rivista Geology, due piccole depressioni su Marte sono risultate ricche di minerali formati dall'acqua e avrebbero potuto essere luoghi adatti alla vita nella storia relativamente recente del pianeta.

Catherine Weitz, autore principale e scienziato presso il Planetary Science Institute (PSI) ha detto "Abbiamo scoperto luoghi nel Labyrinthus Noctis ( Labirinto delle Notte) che mostrano diversi tipi di minerali formati dall’ attività dell'acqua. Le argille che abbiamo trovato, chiamate smectiti sono composte da ferro e magnesio (Fe / Mg) e sono molto più giovani in Labyrinthus Noctis rispetto a quelle che si trovano nelle rocce antiche di Marte. Questo indica che in queste depressioni c’era dell’acqua e un ambiente diverso rispetto a quello che si trova altrove su Marte. "

Le smectiti sono un particolare tipo di minerale argilloso che si espande e si contrae rapidamente mentre assorbe l’acqua. Le loro strutture contengono silice, alluminio, ferro e magnesio e si formano a partire dall’alterazione di altri minerali silicati in presenza di acqua non acida.

Weitz e altri coautori hanno studiato in senso verticale circa 300 metri di rocce stratificate sulle due depressioni in un’estensione di 30/ 40 chilometri, vicino all'estremità occidentale del canyon Valles Marineris. Utilizzando immagini ad alta risoluzione dalla fotocamera dell’ High Resolution Imaging Science Experiment (HiRISE), e dati iperspettrali dal Compact Imaging Spectrometer for Mars Reconnaissance (CRISM) sulla navicella Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), combinate con modelli digitali del terreno (DTM) per determinare le altimetrie e visualizzare i rapporti geometrici tra le unità, il team è stato in grado di mappare i minerali idratati e capire come la chimica dell'acqua è variata nel tempo all'interno di ogni canale.

Ogni canale ha attraversato probabilmente diversi episodi in cui l'acqua ha parzialmente riempito le zone pianeggianti e vi ha depositato i minerali. Così ogni canale ha continuato ad allargarsi nel corso del tempo, separando e coprendo i minerali più anziani, in seguito ha depositato i minerali più giovani, poi finalmente l'erosione ha fatto riaffiorare ciò che era sepolto.

L’attività dei vulcani di Tharsis ad ovest, possono aver prodotto l'acqua dal sottosuolo che è stata successivamente trasportata nelle depression attraverso il terreno. Anche il vulcanismo localizzato, con produzione di cenere, gas, attività idrotermale e scioglimento della neve o del ghiaccio all'interno delle depressioni, potrebbe avere prodotto alcuni di questi minerali. I minerali osservati indicano che l'acqua varia nei livelli di pH nel corso del tempo, in una depressione, da acido a neutro, e in altre, da neutro a acido e poi di nuovo a neutro.

Le smectiti Fe / Mg sono stati trovati in altre occasioni sulle rocce di Marte, ma quasi esclusivamente in associazione all’età Noachiana (oltre 3,6 miliardi di anni fa), o prodotte da eventi di impatto più giovani. Dopo la deposizione di smectiti Fe / Mg, nel periodo Noachiano, si pensa che il clima su Marte sia passato al periodo Esperiano che ha favorito la formazione di minerali in condizioni di maggiore acidificazione ed è diventato ricco di sali di zolfo (solfati).

Weitz e gli altri autori hanno identificato anche i solfati nelle depressioni di Labyrinthus Noctis come altrove su Marte, ma l’evoluzione dei minerali nel tempo, da solfati a smectiti Fe / Mg, indica un ordine invertito rispetto a quanto è successo a livello globale su Marte.

Janice Bishop del SETI Institute e dell’ Ames Research Center della NASA, ha detto: "Queste argille sono state formate da acque persistenti in condizioni di base neutra, intorno ai 2-3 000 000 000 anni fa, ad indicare che queste due depressioni sono uniche e avrebbero potuto essere una regione vivibile in un momento di condizioni asciutte dominanti sulla superficie di Marte”.

Weitz aggiunge "Queste depressioni sarebbero luoghi fantastici per inviarvi un rover, ma purtroppo il terreno accidentato lo rende pericoloso sia per l'atterraggio che per la guida".

Lo studio è stato finanziato da sovvenzioni del Jet Propulsion Laboratory della Nasa, e dell'Università dell'Arizona.

Il Planetary Science Institute è un'organizzazione privata, senza scopo di lucro. Una società dedicata all’ esplorazione del sistema solare. Ha sede a Tucson, in Arizona, dove è stata fondata nel 1972. Gli scienziati del PSI sono coinvolti in numerose missioni NASA e internazionali, lo studio di Marte e altri pianeti, la Luna, gli asteroidi, le comete, la polvere interplanetaria, la fisica da impatto, l'origine del sistema solare, la formazione dei pianeti extrasolari, le dinamiche, la ricerca della vita, e altre aree di ricerca.
Conducono lavori sul campo in Nord America, Australia e Africa. Inoltre sono coinvolti attivamente nel campo della scienza dell'educazione e sensibilizzazione del pubblico attraverso programmi scolastici, libri per bambini, libri di divulgazione scientifica e di arte. Gli scienziati PSI si trovano in 17 Stati tra cui, Regno Unito, Francia, Svizzera, Russia e Australia.

Fonte: www.astronomynow.com

Ultimamente si trovano molteplici regioni su Marte che potevano essere adatte alla vita...La NASA non potrà più essere così categorica sull'aridità del pianeta rosso :)

Vedi anche:

Il delta di un antico lago marziano individuato da Mars Express
https://pianetanibiru.forumfree.it/?t=57587936


Edited by tarn - 22/9/2011, 14:40
 
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