Pianeta Nibiru

Siria, i guerrafondai occidentali di nuovo all’opera

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view post Posted on 31/5/2012, 14:00

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François Hollande non esclude un intervento militare
ma russi e cinesi si oppongono




In seguito al massacro di Hula, la comunità internazionale pretende da subito un inasprimento delle sanzioni nei confronti della Siria nonostante non siano ancora chiare le responsabilità. Infatti vi sono pareri discordanti e la Russia chiede sia fatta un inchiesta.

Ma Hollande va già oltre

Martedì scorso, in un intervista televisiva su France2, il neopresidente francese François Hollande, pur auspicando una soluzione diplomatica, ha detto che ritiene possibile un intervento militare in Siria, ma “solo” con l’avvallo del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Per Francois Hollande quindi , "l'intervento militare in Siria non è escluso se fatto in conformità del diritto internazionale e sta a me e ad altri paesi occidentali convincere Cina e Russia a non opporsi ".

E questo, dopo aver promosso insieme a Cameron, l’espulsione dei diplomatici siriani dai rispettivi paesi ( un provvedimento veramente adatto a promuovere soluzioni diplomatiche!). Subito dopo, anche Australia, USA, Germania, Spagna, Paesi Bassi e Italia, li hanno imitati.

Dobbiamo ancora una volta credere che dietro al possibile intervento cosiddetto umanitario per promuovere la democrazia, non vi sia semplicemente una politica imperialistica, simile a quella per l’Iraq, l’Afghanistan e la Libia, con i brillanti risultati che conosciamo?

Guarda caso, queste affermazioni arrivano dopo che il filosofo miliardario filoisraeliano Bernard Henri Levy, lo ha invitato a promuovere per la Siria lo stesso tipo di intervento effettuato in Libia.
Bernard Henri Levy aveva già convinto Sarkosy a spingere l'ONU nella direzione di un intervento militare "umanitario" in Libia.

Ma questa volta i guerrafondai occidentali avranno vita più difficile, Russia e Cina hanno già dichiarato che porranno nuovamente il veto all'ONU per qualsiasi tipo di intervento militare.
La Russia non ha alcuna intenzione di cambiare posizione sulla questione siriana, e la Cina, ancora forte economicamente, è determinata a sfidare la potenza americana nel Golfo Persico e in altri siti strategici nel mondo.

Vladimir Putin incontrerà François Hollande domani a Parigi… speriamo lo convinca “amabilmente” a desistere da questi incauti propositi che per ora e per fortuna rimangono soltanto virtuali.

Edited by Tarn - 22/3/2014, 21:52
 
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