Il misterioso vaso di terracotta di 2000 anni fa
rimane un mistero archeologico
Nel 1936, gli scavi archeologici di una necropoli a sud di Baghdad hanno portato alla luce una curiosa ceramica che può essere datata al periodo partico tra il I secolo a. C e il primo secolo dopo Cristo, il vaso è stato trovato insieme a diverse altre centinaia di oggetti, figurine di vetro, di argilla, tavolette e altri reperti archeologici. Si tratta di un piccolo vaso di terracotta, alto circa quindici centimetri e chiuso con un tappo di bitume, contenente un tubo di rame all'interno del quale era un'asta di ferro, entrambi molto corrosi.
Due anni piu tardi quando l'archeologo austriaco Wilhelm Koenig, direttore del Museo di Baghdad, esamina l'oggetto avanza l'idea che questo piccolo vaso potrebbe essere una batteria elettrica se si versasse una soluzione salina o acida nel tubo di rame. Infatti, il principio della batteria consiste nel versare due metalli diversi in un elettrolita, secondo il principio della pila, inventato da Alessandro Volta nel 1800.
Koenig sostenne la sua ipotesi grazie all'osservazione di una tecnica rudimentale di galvanizzazione, utilizzata nel 1930 dagli orafi di Baghdad.
Nel 2012 la tesi di Koenig è ancora controversa,e anche se diversi esperimenti hanno dimostrato che l'oggetto potrebbe benissimo fornire corrente elettrica, il basso rendimento di quest'ultimo sarebbe, secondo gli archeologi, un argomento a dimostrazione che il vaso di Baghdad non era utilizzato come pila... ma finora nessuno a saputo dare una migliore spiegazione per risolvere il mistero che avvolge il piccolo vaso di terracotta.
By Anunnaki Maya
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