Pianeta Nibiru

Governo tecnico per la Crescita..del debito

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view post Posted on 24/2/2012, 20:29

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La democrazia nel paese dei topi



Per illustrare la situazione paradossale delle nostre belle democrazie occidentali ho scelto una storiella raccontata da Tommy Douglas, leader del primo governo socialista eletto nell'America del Nord negli anni 1960, durante un comizio.

E’ una storia che fa riflettere. Si svolge in un paese popolato da topi che hanno eletto un governo composto da gatti neri ( ma si sa i topi non sono gli animali più intelligenti del pianeta…). I gatti neri erano molto simpatici e votavano leggi….leggi, come diremmo noi “ad personam” o meglio “ad predatorum”.
Finalmente i topi nonostante i loro limiti intellettuali, si accorgono di essere stati presi in giro…

Che fanno? Per cambiare registro, eleggono altri gatti, questa volta, bianchi. Cambia la forma di governo, le leggi, il colore, ma ovviamente non la sostanza dei loro nuovi predatori…Niente paura, eleggono nuovi governanti…gatti bianchi e neri, gatti maculati, a pois ecc…niente da fare, la loro condizione non cambia, anzi peggiora. Poi si presenta qualcuno che ha un idea…e se eleggessimo uno di noi, un topo? Orrore! Lo trattano da comunista e lo mettono in prigione.

VIDEO




Questa storiella mi ha fatto pensare alla nostra situazione. Ora abbiamo un governo tecnico, non eletto, ma non possiamo dire di non averci provato con tutti i partiti o quasi. Ah si, tranne con i comunisti..che non abbiamo rinchiuso in prigione ma messi in condizioni di non nuocere ( fuori dal parlamento).
Non siamo in una democrazia ma in un oligarchia in cui si eleggono predatori.. a questo punto credo che sarebbe meglio una bella vecchia monarchia, se non altro per non avere la sensazione di farci del male con le nostre stesse mani.

Abbiamo avuto una classe politica disprezzabile, avida, bugiarda, corrotta e nel migliore dei casi, incapace o pavida, perché dovremmo continuare ad eleggerla? Per salvare la democrazia?
Strano a dirsi ma proprio la patria della democrazia è stata la prima a cadere, singolare no? Non è un segnale da tenere in considerazione? E non sono stati certo i greci a rovinare il loro paese, ma le leggi del mercato internazionale. Ora al posto del re abbiamo un tiranno invisibile: Il Mercato. Almeno il re è in carne ed ossa!

I nostri attuali governanti, gentili e trasparenti hanno pubblicato i loro redditi. Passera e Severino in primis vantano un reddito annuo rispettivo di 3,5 e 7 milioni di euro e gli altri “poveracci”, a cascata, fino ad arrivare a centinaia di mila euro più le loro proprietà, azioni, titoli ecc.

Cos’hanno in comune con chi deve vivere con 500 euro al mese? Come possono capire chi deve vivere un mese con quello che loro possono spendere per fare un solo pasto frugale nel miglior ristorante della città?

Esattamente come i gatti e i topi

Cosa aspettiamo a ributtargli in faccia il disprezzo che mostrano nei nostri confronti? Cosa aspettiamo a svegliarci per spiegare a quei parolai il significato della parola equità? Non dico che dovremmo tutti guadagnare la stessa cifra senza distinzione di responsabilità o di qualità di prestazione, ma non vi sembra un po’ troppo esagerata questa disparità nel ventunesimo secolo e nelle avanzate democrazie occidentali?
Facendo le dovute proporzioni sono le stesse diseguaglianze che ci sono nelle dittature del Terzo Mondo.

Certo una società perfetta totalmente scevra da diseguaglianze è un utopia e la ricchezza non va demonizzata, ma facciamo un po’ di conti in tasca a chi è delegato (da noi) a farli a noi…
7 000 000 di euro all’anno ( senza contare gli altri redditi in immobili, titoli, obbligazioni ecc ) fanno 583 333 euro al mese…uguale all’ammontare della pensione minima di ben 1166 persone, che magari devono pure pagare l’affitto.
Oupps! ho dimenticato le tasse che hanno onestamente pagato, dimezziamo pure il tutto, gli rimane pur sempre una bella sommetta. Non vi sembra che c’è qualcosa che non va?

Ho la strana sensazione che siamo fottuti, ormai nulla ci indigna più, non si levano voci, non si sollevano popoli tranne qualche sparuto pacifico e colorato “indignado”, che si confonde tra la folla delle vetrine in centro città al sabato pomeriggio.

Nemmeno la sorte della Grecia ci dà da pensare. Gli abbiamo (chi?) ancora concesso un prestito e così li abbiamo spinti ancora un po’ più in fondo al baratro. Nessuno si chiede come faranno a restituirlo? Si invoca la crescita, ma come si fa a crescere con la riduzione dello stipendio e delle pensioni del 20% come è stato predisposto per la Grecia?
Ora hanno preso di mira anche il Portogallo, poi sarà il turno della Spagna, dell’Italia, della Francia e in ultimo della Germania.

Dicono che la Grecia ha falsato i conti, ma lo hanno fatto anche Francia e Germania! I dati sulla salute delle loro banche e sull’occupazione non sono veritieri e lo stanno dicendo tanti osservatori economici anche ufficiali.

E da noi, l’ICI alla chiesa cattolica corre il rischio di slittare ancora, cos’è, qualcuno nel governo è stato richiamato all’ordine dalla nomenclatura ecclesiastica paladina dei poveri e dei diseredati? Sembra che oggi invece il governo abbia presentato un emendamento per togliere l'esenzione almeno agli edifici in cui vi si svolge un attività commerciale ma è ancora tutto da definire, staremo a vedere.

Ah già, lo spread si sta riducendo, ma qualcuno si è accorto del cambiamento nel suo portafoglio? Io invece mi sono accorta dell’aumento della benzina e presto dovremo fare come i greci che rinunciano all’automobile perché non possono più pagare tasse, assicurazione e carburanti.

E poi la parola d’ordine: CRESCITA, ma dove troveremo gli acquirenti dei nostri bei prodotti?

Sulla Luna?

Oppure al discorso manca un sostantivo?
Si tratta di crescita, si, ma di crescita del debito, per noi tutti salvo per chi ci governa. Un debito che non abbiamo contratto noi ma i nostri governanti incapaci di ieri e di oggi e che significa sudditanza da chi lo concede.

Edited by Tarn - 23/3/2014, 13:40
 
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Black dog
view post Posted on 25/2/2012, 17:56




CITAZIONE (2formulauno @ 24/2/2012, 20:29) 
Questa storiella mi ha fatto pensare alla nostra situazione. Ora abbiamo un governo tecnico, non eletto, ma non possiamo dire di non averci provato con tutti i partiti o quasi. Ah si, tranne con i comunisti..che non abbiamo rinchiuso in prigione ma messi in condizioni di non nuocere ( fuori dal parlamento).
Non siamo in una democrazia ma in un oligarchia in cui si eleggono predatori..

Eh già,il buon vecchio 'Peppino' avrebbe fatto man bassa di simili scempi viventi.Ma che vuoi farci,il prezzo che paghiamo per le scelte di vita della maggior parte della popolazione delle aree cosiddette civilizzate è questo:un parlamento da noi stessi (?) riempito di rincitrulliti ,servi dei poteri forti.Sembra retorica,forse un po lo è,ma credo renda bene l'idea dell'assoggettamento e del servilismo del mondo politico alle lobby finanziarie.Perchè di questo si tratta;gente che asseconda altra gente la quale maneggia somme di denaro stratosferiche,condizionando la vita di milioni e milioni di persone.
Il mio riferimento a Stalin non voleva essere un 'omaggio' al personaggio,ma alla sua spietata risolutezza,in un contesto governativo retto da un oligarchia: come avviene qui,da noi,adesso;si dice che la percentuale di uomini veramente potenti al mondo,sia risibile;non so esattamente la cifra esatta ma dovrebbe aggirarsi intorno al10%, forse, della popolazione.Basterebbe andare a pescare nei consigli di amministrazione delle grandi finanziarie e delle banche;nei piani alti delle forze armate e non ultimo nel clero:togli via le teste e i tentacoli cadono.
Ma purtroppo la voglia di I-Pod,di macchine lussuose e superveloci per attirare donne(...) altrimenti inarrivabili,i capi d'abbigliamento griffati e tutto ciò che permette di far parte di un contesto falso e vizioso che chiamano 'società' esercita un richiamo ben più forte di qualsiasi volontà,individuale o collettiva che sia,e sebbene ci sia una gran parte della popolazione mondiale che vive secondo schemi e principi ben diversi dalla mera vanità,essi stessi si trovano a dover intraprendere lo stesso rovinoso viaggio scelto dai loro vuoti e superficiali simili.
 
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1 replies since 24/2/2012, 20:29   144 views
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