Pianeta Nibiru

Mario Monti ci salverà dal freddo polare!

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view post Posted on 10/2/2012, 16:31

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Obama manifesta piena fiducia e
definisce impressionanti le misure adottate da Monti




Mentre un freddo "polare" imperversa su tutta la penisola e interi paesi sono "isolati sotto 2 metri di neve", un Mario Monti sorridente stringe la mano ad un Barack Obama contentissimo... la scena è ambientata davanti ad un... focolare perfetamente spento! Si, proprio così!!! Se osservate bene, il camino dietro ai due uomini è proprio senza combustibile! E questi due vogliono salvare l'Euro, il Dollaro, l'Europa e gli USA! Non hanno neppure la legna per accendere un camino!

Obama, l'uomo che salverà il dollaro, definisce "impressionanti" le drastiche misure adottate dal Governo italiano!
"Mai così forte il legame con l'Italia. Piena fiducia a Monti, porterà l'Italia fuori dalla tempesta. Ha avuto una partenza poderosa. Faremo di tutto per la stabilità dell'Euro".

Da parte sua, Monti, l'uomo che salverà l'Euro, spera di cambiare per sempre il modo di vivere e la cultura degli italiani e sconfinggere i gruppi di potere che ostacolano la crescita mettendo paletti alla competitività e alle liberalizzazioni!

Grandissimi!!!

Non sono certo una matematica, ma so che per salvare una società di consumi come la nostra, ci vogliono soldi, soldi da spendere in cose anche inutili e che andrano a finire in breve tempo nel bidone della spazzatura, soldi e non solo, ci vogliono soldi nelle tasche di tutti i cittadini, dal più piccolo al più grande, soldi da poter spendere e sprecare senza rimpianto.

Quindi mi chiedo, come potranno fare i numerosi pensionati e lavoratori italiani che faticano ad arrivare a metà mese per spendere soldi che non hanno?

Ci vogliono soldi nelle tasche di tutti, la nostra società cosi com'è stata costruita, può crescere solo in una condizione di benessere di tutti i cittadini. Sono i cittadini, che spendendo soldi in oggetti futili, creano nuovi posti di lavoro, per esempio nel settore dei rifiuti.
Spendendo soldi in cose inutili si creano molti posti di lavoro, e più lavoro ci sarà, piu soldi si potranno spendere. Arrivati a questo punto tutte le liberalizzazioni diventano possibilI.

Ma se i soldi sono nelle mani di pochi, nessuna crescità è possibile. A rigor di logica, prima di liberalizzare, si dovrebbe aumentare, e di molto, sia gli stipendi dei lavoratori che il reddito dei pensonati. Solo così la crescita economica diventa possibile

Se in un paese di 60 milioni di abitanti, solo il 20% può andare a mangiare la pizza diversi giorni al mese, le pizzerie e i lavoratori connessi chiuderanno una dopo l'altra. Se solo il 10% può andare a teatro, gli attori e i lavoratori dello spettacolo si ritroveranno senza lavoro, se solo il 5% può comprare auto di grossa cilindrata, le industrie delle auto falliranno una dopo l'altra lasciando a casa migliaia di lavoratori.

Se si liberalizzano le licenze dei taxi prima di aumentare gli stipendi, quanti nuovi cittadini in difficoltà economica si permetteranno, anziché prendere la metro, un viaggetto confortevole? Se non si aumentano gli stipendi, quante personne potranno permettersi di comprare una nuova casa o ristrutturare quella vecchia?

Si certo, il 10% degli italiani può ancora permettersi tutto quello che vuole, ma gli altri?

Per salvare l'Euro si devono dare più soldi al popolo.

Nessuno mi venga a dire che i nostri politici conoscono solo le lettere dell'alfabeto e che Mario Monti non conosce le leggi della matematica.

Oppure invece di crescita, bisogna parlare di decrescita, e come titolava un sostenitore, di "decrescita felice". Ma chissà se ne siamo capaci

Edited by Tarn - 16/2/2012, 22:33
 
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Belfagorblu
view post Posted on 13/2/2012, 00:59




Bankitalia afferma che il debito pubblico italiano è sostenibile nei prossimi due anni anche se i tassi di interesse sui titoli di Stato arrivassero all'8% e la crescita fosse uguale a zero. Resta però il fatto che questa situazione finanziaria di «emergenza» ha delle ricadute sui bilanci di famiglie e aziende. Però gli operatori finanziari dicono che la soglia del 7% è il punto di non ritorno per un Paese verso il fallimento. Gli economisti vogliono farci credere che si trovano ad affrontare uno scenario nuovo, perché non esiste un precedente di default di un'economia avanzata, ma hanno la memoria corta perchè la crisi di liquidità è la tragedia che ha portato la crisi del '29. Se “non circola più denaro". Il rischio principale è che si diffonda il "credit crunch”. A seguito della stretta del credito, possono verificarsi fallimenti sia di imprese e famiglie debitrici. cosa succederebbe? Oltre ad un crollo repentino dell'economia ci sarebbe un crollo del mercato immobiliare dovuto ai numerosi pignoramenti forzosi.
La crisi del '29 è stata superata in America con l'aumento sproporzionato della spesa pubblica, ma a quei tempi gli stati non avevano debiti pubblici mastodontici come oggi. La terapia scelta da Keynes si può ottenere soltanto aumentando gli investimenti in relazione ai risparmi: gli investimenti, a loro volta, sono sostenuti dalle spese monetarie che anche il disoccupato può effettuare elargendogli un prestito di denaro e nutrendo una sufficiente fiducia nel credito e nella sua futura solvibilità. Invece ora si parla molto del famoso pareggio di bilancio, come avviene nel nostro paese, ma secondo Keynes la politica del pareggio ottenuta con imposizioni fiscali è destinata a fallire perché comporta un minore potere d’acquisto nazionale e un reddito inferiore. Ah la Germania ha risolto il problema con l'aumento delle spese pubbliche destinate al riarmo e alla successiva guerra, era il nazismo.
Ora io mi chiedo: cosa vogliono fare gli attuali governi? Si può rispondere in due modi. Primo: neppure loro sanno dove stanno andando, stanno navigando a vista verso la catastrofe (sociale, ecologica, economica e forse anche bellica). Secondo: stanno andando in una direzione ben precisa, verso una catastrofe pilotata che poi verrà risolta con leggi speciali e interventi speciali, ossia sbarazzandosi della "cosa pubblica" e gestendo tutto in maniera tecnocratica.
 
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Black dog
view post Posted on 13/2/2012, 15:24




CITAZIONE (Belfagorblu @ 13/2/2012, 00:59) 
Ora io mi chiedo: cosa vogliono fare gli attuali governi? Si può rispondere in due modi. Primo: neppure loro sanno dove stanno andando, stanno navigando a vista verso la catastrofe (sociale, ecologica, economica e forse anche bellica). Secondo: stanno andando in una direzione ben precisa, verso una catastrofe pilotata che poi verrà risolta con leggi speciali e interventi speciali, ossia sbarazzandosi della "cosa pubblica" e gestendo tutto in maniera tecnocratica.

Io invece mi chiedo,avendo ampiamente risolto il quesito che tu poni,QUANTO CARA , OGNUNO DI NOI, VENDERA' LA PROPRIA PELLE?Saremo pronti a gestire con prontezza e tempismo un tracollo ,ahimè,molto probabile,riprendendoci il controllo sulle nostre vite?Oppure continueremo a farci "cullare" dal sonno che i nostri governatori ci hanno imposto?
Qui si chiede di pagare i tributi alla gente, che nel frattempo ha perso il lavoro,oppure ,se il lavoro ancora ce l'ha,ha perso potere d'acquisto;si riducono i pensionati alla miseria;i più giovani li si condanna ad un precariato professionale che svilisce ogni sorta di progetto di vita;si riempiono le carceri e i tribunali di delinquenti improvvisati e si concede indulgenza a magnati e borghesi;si accolgono famiglie intere di persone da altri paesi senza poter offrir loro la benchè minima risorsa;si annulla qualsiasi sfumatura della personalità dei singoli in favore di un uniformità di gusti,caratteri e reazioni attraverso un bombardamento mediatico impietoso.Ora,io mi rendo conto che lasciare la nave che affonda non a tutti è permesso;le responsabilità tengono legati ognuno di noi in modo diverso,ma possibile che con gli strumenti che abbiamo, noi cittadini, non riusciamo a formare un collettivo abbastanza importante da imporre NOI STESSI,senza mediazione alcuna,le nostre richieste?Cosa ci vuole ancora per capire che bisogna staccare la spina a parlamentari,sindacati,giunte comunali,assessori e compagnia bella?Loro vanno in una direzione e noi altri da quella opposta.Sentite cosa ne pensano i greci dei loro governanti,giusto per fare un parallelo inquietantemente vicino,non solo geograficamente:

Edited by Tarn - 23/3/2014, 13:44
 
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view post Posted on 18/2/2012, 15:17

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CITAZIONE
noi cittadini, non riusciamo a formare un collettivo abbastanza importante da imporre NOI STESSI,senza mediazione alcuna,le nostre richieste?Cosa ci vuole ancora per capire che bisogna staccare la spina a parlamentari,sindacati,giunte comunali,assessori e compagnia bella?

Credo stia proprio qui il problema, almeno per come la vedo io. Ci siamo abituati o ci hanno abituati a delegare, la democrazia funziona così ci hanno detto, sindacati, parlamento, associazioni varie ecc..e ci siamo bellamente addormentati. Abbiamo seguito la linea del minimo sforzo, tv, divertimenti che non sono mai sufficienti, dimenticandoci che ai governnanti importa solo garantirci "panem e circenses" che hanno inventato proprio i nostri antenati. Il pane ce lo daranno (forse) e ci danno anche le partite di calcio e tutti gli altri intrattenimenti televisivi costruiti ad hoc per cullarci nelle illusioni.
Credo che gli italiani non hanno ancora capito come stanno veramente le cose e crediamo ancora di stare abbastanza bene. L'Italia non è la Grecia, è il leitmotiv del nostro governo e lo abbiamo adottato. Ci accorgeremo della menzogna quando sarà troppo tardi e comunque siamo troppo al calduccio, adesso, per preoccuparci. In fondo pensiamo anche noi come i tedeschi: " i greci sono solo dei fannulloni". Ma penso anche che la nostra sorte sarà ampiamente condivisa nel mondo occidentale da tutti quei paesi che sembrano ancora galleggiare e che per ora dirigono le danze.

 
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