Il veto congiunto di Russia e Cina sulla Siria
provoca reazioni in tutto il mondo occidentale
Dopo la reazione di Hillary Clinton, ora anche la cancelliera Merkel invita la Russia a riconsiderare le conseguenze del veto posto all’ONU sulla Siria. La risoluzione conteneva anche l’imposizione delle dimissioni di Bachar al-Assad. Intanto non si capisce perché si parli molto del veto della Russia e viene passato quasi sotto silenzio quello congiunto della Cina.
L’ambasciatore russo Vitali Tchourkine ha esplicitato chiaramente che: "Il progetto di risoluzione sottoposto al voto non riflette correttamente la situazione attuale in Siria”, specificando inoltre che “l’opposizione siriana deve prendere le distanze dai movimenti estremisti che commettono atti di violenza”.
Li Baodong, capo della delegazione cinese ha dichiarato che "La Cina sostiene gli emendamenti proposti dalla Federazione Russa”.
Entrambi i rappresentanti hanno dichiarato che pur avendo posto il veto sulla risoluzione, contano sul proseguimento degli sforzi della comunità internazionale per far cessare le violenze e far uscire la Siria dalla crisi.
Oggi Sergueï Lavrov, ministro degli Esteri russo ha qualificato di isterici i commenti dell’Occidente al veto cino-russo riferendosi in particolare alle parole di Hillary Clinton e alle reazioni dell’Europa dell’Ovest, Francia, Germania e Gran Bretagna.
Sarkosy e Merkel, oggi hanno deciso di chiamare Medvedev per comunicargli che non accetteranno che siano bloccate le iniziative internazionali sulla Siria.
Ma anche sul fronte mediorientale ci sono reazioni: i Fratelli Musulmani accusano Russia e Cina di complicità con il regime di Assad e la Lega Araba ritiene che in questo modo si favorisca la guerra civile, in perfetta linea con quanto detto da Hillary Clinton.
L'Iran ritiene invece che il veto di Russia e Cina sia giusto e aggiunge che l’ONU è diventato lo strumento dell’Occidente per azioni di intimidazione contro nazioni non occidentali.
Secondo l'ONU, il conflitto tra le forze del governo siriano e i rivoltosi ha già provocato più di 5.000 morti. Damasco invece smentisce e afferma che il paese è in preda a bande armate finanziate da paesi esteri che hanno già ucciso più di 2.000 militari e membri delle forze dell’ordine.
Difficile dire da quale parte stia la verità, ma il copione è lo stesso di quanto successo in Libia prima dell’intervento militare della NATO che ha provocato numerose morti e la distruzione di un paese guidato da qualcuno che non voleva allinearsi ai diktat dell’Occidente.
In quel caso Russia e Cina non avevano posto il veto, ma ora, ed è stato anche esplicitato soprattutto dalla Russia, consapevoli di quali potrebbero essere le prossime mosse dell’Occidente, si oppongono.
Questo doppio veto forse segnerà la fine della dominazione indiscussa degli USA sul resto del mondo e finalmente il rispetto delle sovranità nazionali.
Questi veto, aggiunti alle dichiarazioni dell’Iran di voler sostenere la Siria, saranno forse sufficienti ad evitare un altro intervento militare della NATO che porterebbe inevitabilmente ad un conflitto, se non mondiale, sicuramente più esteso rispetto a quanto successo in Libia.
In questo momento in Siria si sta ancora bombardando e diverse ambasciate siriane all’estero vengono chiuse per paura di attentati, e oggi gli USA hanno chiuso la loro ambasciata a Damasco, la situazione è sicuramente critica e violenta, anche se è difficile conoscere quale sia veramente la situazione…chi si fida più dei media ufficiali?
C’è solo da sperare che i conflitti vengano risolti il prima possibile senza che sia necessario un intervento militare internazionale soprattutto per non assistere all’indegna reazione di Hillary Clinton appena ha saputo della morte di Gheddafi.
Vedi:
Psicopatici al poterehttps://pianetanibiru.forumfree.it/?t=58544073Edited by Tarn - 17/3/2012, 15:55