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Dirigente di Unicredit annuncia l'apocalisse finanziaria

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view post Posted on 6/12/2011, 19:15

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Il banchiere ex responsabile di Jerome Kerviel
annuncia l'Apocalisse finanziaria




Jean-Pierre Mustier non appare in pubblico dal processo dell’ex trader. In un seminario presso l'Ecole des Mines, questo alto dirigente di Société Générale, oggi dirigente di Unicredit, ha sbalordito il pubblico, astenendosi da ogni giro di parole sulla gravità della crisi finanziaria.

Era una prima per l’Ecole des Mines: una giornata dedicata alle discussioni sull’ dell'innovazione finanziaria responsabile . La terza tavola rotonda, nel primo pomeriggio del 30 novembre era focalizzata sulle retribuzioni e i bonus bancari. Alle ore 14, il pubblico si stava quasi addormentando mentre Pascal Canfin (deputato europeo) e Nicolas Veyron (economista) parlavano di regolamentazione. Poi Jean-Pierre Mustier ha parlato, ed è stato come un fulmine a ciel sereno: le persone presenti hanno alzato la testa e aperto le orecchie.

Fino ad allora, il banchiere, ex capo di Jerome Kerviel alla Société Générale, si era accontentato di strimpellare sul suo Blackberry per ripassare la sua relazione sulla tavoletta dello schermo. Aveva appena biascicato un numero mentre Pascal Canfin illustrava l'esposizione della Société Générale all’ assicurazione AIG: 25 miliardi di euro aveva detto, "No 8" corregge Mustier senza alzare la testa. "No. 25", "No, 8." Lo scambio si era fermato lì.

"Il nostro mondo potrebbe scomparire “

Ma per presentare la sua relazione, questa persona fredda e silenziosa, si è spesa come un'aquila, gesticolando con le braccia a sostegno delle sue affermazioni. Il pubblico era particolarmente attento, visto che dal processo Kerviel, questo banchiere non era più apparso in pubblico. "Occorrerebbe parlare dei problemi reali, i bonus sono molto carini, ma credo che non vi rendete conto che da qui a due giorni, una settimana, il nostro mondo potrebbe scomparire. E’ l’Armageddon ".

In altre parole, la battaglia finale che non dobbiamo perdere, o perderemo la guerra. Non ancora la fine del mondo, ma non ne siamo molto lontano. "Siamo molto vicini ad una grande rivoluzione sociale", lancia colui che nel 2011 divenne capo delle attività di Corporate Investment Banking (CIB) di Unicredit, una banca italiana che ha annunciato 10 miliardi di euro di perdite per il solo terzo trimestre.

"Le banche hanno concesso dei tassi di rendimento troppo alti"

La responsabilità del disastro spetta in primo luogo agli Stati che si sono indebitati e hanno mancato in disciplina. E poi agli esperti che hanno preso cattive decisioni e non fanno che aggravare la situazione. Anche alle banche, riconosce Mustier: "Ho parlato recentemente con Michael Milken che è una mente brillante, anche se non ha fatto solo cose buone ". Milken che ha inventato i junk bonds, ed è stato condannato a dieci anni di prigione, poi ne fece due, mi ha ricordato che la formula più importante di Albert Einstein non è E = mc2, ma quella degli interessi compositi."

Dopo una verifica, si tratta davvero di una regola, se non stabilita almeno resa popolare da Einstein, detta " dei 72", cioè il numero che bisogna dividere per il tasso di interesse previsto per ottenere il numero di anni richiesti al raddoppio del capitale. I finanzieri vivono sicuramente su uno strano pianeta in cui si afferma seriamente che la teoria della relatività non è il contributo teorico più importante del genio scientifico”.

"Le banche hanno concesso dei tassi di rendimento troppo alti, continua Mustier impassibile .. Era insostenibile, altrimenti ci sarebbero stati solo banchieri e avvocati e gli altri operatori economici sarebbero scomparsi". Una osservazione che non manca di piccante, venendo dall’ ex capo della banca della Société Générale, a cui la BFI conferiva un tasso di interesse del 30% prima della crisi.

Meno credito per tutti

Questa descrizione apocalittica completata, Mustier presenta al pubblico sbalordito la scelta che rimane ai banchieri: "o è il 1789, oppure è un cambiamento epocale del nostro settore, come quello che è successo con internet dopo il 2000 . " I banchieri, secondo questo oracolo, dovranno quindi rivedere seriamente i loro modelli. "Rientrare dai debiti, tornare ai mercati nazionali, e fare dei prodotti più semplici."

Per quanto riguarda gli Stati, i mercati non gli lasciano il tempo per riformarsi. E Jean-Pierre Mustier cita in esempio la Malesia, che aveva deciso di ripiegarsi su se stessa creando un controllo molto severo sui cambi e che gli ha permesso di isolarsi dai mercati e predisporre le sue riforme. Tornare al protezionismo finanziario? "Ovviamente per l'Europa, sarà più complicato, riconosce il banchiere. Non esiste una soluzione facile". Mustier è anche convinto che in tempi di crisi, nessuno gioca collettivamente. "In questi casi, non si è più europeo, ma piuttosto ognuno gioca per se ".
Per le soluzioni, rimaniamo un po’ sulla fame. Potrebbe essere necessario chiedere se Michael Milken ha una soluzione.

Fonte www.challenges.fr/finance-et-marche...apocalypse.html

Edited by tarn - 6/12/2011, 19:45
 
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