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| Vorrei rispondere un po a tutti,visto l'argomento di stretta attualita', notizie tragiche arrivano da genova,una citta' che amo molto "tra l'altro". Gli imprevisti possono accadere ma quando diventano una fila di imprevisti allora la cosa diventa sospetta. Io ho una certa eta' e posso dire senza ombra di dubbio e confortato nei fatti accaduti da gente del posto che nel 66 durante l'alluvione di firenze nelle gioiellerie di ponte vecchio c'era il vuoto assoluto prima che arrivasse l'onda di piena e se siete passati davanti a quelle vetrine capite il perche',nell'alluvione del piemonte di qualche anno fa tante persone non fecero a tempo a mettere in salvo loro e le loro cose perche' l'onda di piena arrivo' prima del previsto,perche'? Perche' l'enel senza dire niente a nessuno e per evitare di danneggiare le chiuse apri' quest'ultime lasciando che milioni di metri cubi di acqua e fango raggiungessero le valli prima del previsto. In conclusione voglio dire che gli imprevisti davanti a certi fatti non sembrano poi tanto imprevisti, come la mancata manutenzione dei tombini o il rifacimento delle reti fognarie,secondo voi chi di dovere non sa che le precipitazioni sul nostro paese sono aumentate in maniera esponenziale? Lo sanno , lo sanno,solo che nessuno vuole ammettere che ci vogliono milioni di euro per affrontare i lavori, nessuno vuole rinunciare ai voti e ai favori reciproci tra politici e cittadini impedendo di costruire in zone dove non si potrebbe,anzi dove non si puo'. Belfagorblu tu hai scritto che non si puo' costruire sulla cime di un vulcano,hai guardato bene l'urbanizzazione della zona vesuviana? Eppure tutti sanno che il vesuvio e' un vulcano che sta' dormendo "quiescente" dicono gli esperti, cosa pensi succedera' il giorno del suo risveglio? Ragazzi miei, gli imprevisti non sono questi,se si vuole si potrebbe ridurli di molto,ma la nostra economia e' questa,qui chi comanda e' il pil,percio' prepariamoci ad altri "imprevisti"previsti ed ignorati. Restiamo connessi.
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