Pianeta Nibiru

L’ESO ha scoperto altri cinquanta pianeti extrasolari

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view post Posted on 14/9/2011, 12:38

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Gli astronomi dell'HARPS scoprono
50 nuovi pianeti extrasolari in un colpo solo




Rappresentazione artistica del pianeta HD 85512b.
Credit: ESO



Ieri il team dell’astrofisico Michel Mayor ha annunciato alla conferenza sui Sistemi Solari Estremi al Teton National Park (Wyoming, Stati Uniti) la scoperta di 50 nuovi esopianeti tra cui 16 Super Terre rocciose.

Questo è il più grande gruppo di pianeti extrasolari confermati mai annunciato in una volta sola. Un'altra scoperta degna di nota dello stesso team è che sedici di questi pianeti rientrano nella classificazione di "Super-Terra", cioè pianeti rocciosi.

In particolare, uno dei pianeti si troverebbe nella zona di abitabilità della sua stella, dove è possibile che l’acqua sia in forma liquida. Nulla permette di dire che l’esopianeta HD-85512b somigli veramente alla Terra con i suoi oceani, nubi e continenti. Ma questo esopianeta, che ha una massa di 3,6 volte quella della Terra e che gira intorno alla sua stella (HD-85512) situata nella costellazione della Vela rivela che la speranza degli astrofisici è quella di riuscire un giorno a trovare nell’universo dei pianeti simili alla Terra.



Immagine della stella HD 85512 con filtri rosso e blu.
I picchi di diffrazione sono dovuti al telescopio stesso
e non sono causate dalla stella. Credit: ESO



In ogni caso sanno che ci sono miliardi di pianeti nella nostra Galassia. Uno dei risultati più importanti degli studi del team di Michel Mayor (Università de Ginevra, Svizzera) è che il 40% delle stelle simili al Sole hanno almeno un pianeta più leggero di Saturno.
Due terzi degli esopianeti conosciuti la cui massa è inferiore a quella di Nettuno (17 volte la massa della Terra), sono stati scoperti da HARPS. E visto che questo strumento utilizza il metodo delle velocità radiali, individua soprattutto dei pianeti non lontani dalla Terra e quindi più facili da studiare.

Gli esopianeti più massicci e brillanti e quelli che orbitano vicino alla loro stella sono quelli più facili da individuare, la maggior parte sono giganti gassosi con unn orbita molto diversa da quella di Giove o Saturno. Ma gli astrofisici sono riusciti anche ad individuare dei pianeti rocciosi, denominati Super Terre quando hanno una massa superiore, di una fino a dieci volte quella del nostro pianeta.

Ad oggi gli astrofisisci hanno individuato quasi 600 esopianeti, ma questo numero è destinato ad aumentare rapidamente grazie ai telescopi terrestri e spaziali, in attività attualmente. Il telescopio Kepler ha individuato circa 1200 candidati che però devono ancora essere confermati da osservazioni più precise condotte da terra.

Il totale dei pianeti extrasolari confermati ammonta a circa 600. Il sito del Jet Propulsion Laboratory ne elenca 564 mentre l' Enciclopedia dei pianeti extrasolari del database tenuto da Jean Schneider, astrobiologo dell ‘ Osservatorio Parigi-Meudon, ne elenca 645. La differenza deriva dal fatto che PlanetQuest di JPL, non inserisce gli esopianeti nella sua lista finché non sono stati confermati.

Per sapere se uno di loro contiene la vita, ci vogliono mezzi più potenti capaci di realizzare osservazioni spettroscopiche dell’atmosfera molto fini, per ricercare le tracce chimiche simili a quelle della nostra atmosfera. Fra i futuri obiettivi di questa ricerca, ci sono gli esopianeti scoperti dal team di Michel Mayor.

La squadra HARPS, guidata da Michel Mayor presso l'Università di Ginevra, ha utilizzato il telescopio dell'ESO di La Silla in Cile e affermano che i loro strumenti sono, ad oggi, i migliori “cacciatori” di pianeti..
Lo strumento HARPS utilizza una tecnica chiamata "velocità radiale". Il metodo di rilevazione usato da HARPS è diverso da quello usato da Keplero, che invece utilizza il metodo del "transito". Il metodo dei transiti individua la luce proveniente da una stella lontana, e cerca di scoprirne l’ oscuramento, quando gli esopianeti gli passano davanti.

La ricerca degli esopianeti si intensificherà: una copia di HARPS sarà installata sul telescopio nazionale Galileo (Italia) nelle isole Canarie che osserverà il cielo dell’emisfero Nord. Nel 2016 ESPRESSO (SPectrograph for Rocky Exoplanet and Stable Spectroscopic Observations) sarà montato sul VLT dell’ESO
Lo strumento CODEX dovrebbe poi essere installato sul grande telescopio europeo E-ELT.
Michel Mayor ha dichiarato “ Fra dieci o vent’anni dovremmo avere una prima lista di pianeti potenzialmente abitabili. Fare una lista simile è indispensabile prima che future esperienze possano ricercare altre firme spettroscopiche della vita nelle atmosfere degli esopianeti”.

Tradotto da ESO
Maggiori informazioni qui www.eso.org/public/



Edited by Tarn - 24/3/2014, 02:51
 
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