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Tempeste solari più potenti nei periodi di debole attività solare

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view post Posted on 12/9/2011, 13:29

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Un nuovo studio scientifico permette di
prevedere la comparsa delle macchie solari




I ricercatori dell’Università di Reading affermano che nei decenni à venire le tempeste solari saranno suscettibili di essere più dirompenti per gli aerei e i satelliti. Gli studi che sono stati pubblicati nel "Geophysical Research Letters" predicono che le radiazioni del Sole che raggiungono la Terra sono molto più pericolosi durante i periodi di debole attività solare.
Il team di scienziati afferma che attualmente ci troviamo in “ un grande massimo solare”. Questa fase è iniziata nel 1920 ed è durata per tutto il periodo dell’era spaziale.

Mike Lockwood, un professore di fisica che studia l’ambiente spaziale ha dichiarato “ Tutto porta a pensare che il Sole sta uscendo dal grande massimo solare che persiste da prima dell’era spaziale. In un grande massimo solare, i picchi del ciclo di 11 anni sono più ampi e il numero medio delle eruzioni e degli eventi associati, come le espulsioni di massa coronale sono più numerosi. D’altra parte in un grande minimo solare ci sono poche macchie solari durante diversi decenni. L’ultima volta che è successo, durante il Minimo di Maunder, fu circa tra il 1650 e il 1700."

La ricerca indica che la maggior parte delle radiazioni colpiscono la Terra durante i periodi di debole attività solare. L’aumento delle radiazioni è un problema particolare per gli aerei e i satelliti delle comunicazioni, una tecnologia che non esisteva l’ultima volta che il Sole è uscito dal suo ciclo di “ grande massimo” . Questa ricerca si basa sui dati che provengono dall’analisi delle carote di ghiaccio e dei tronchi di albero datati di 10 000 anni.
Il team ha misurato i livelli di nitrati e gli isotopi cosmogenici che entrano nella nostra atmosfera e si depositano nel ghiaccio e la materia organica.
Il Professor Lockwood ha dichiarato a BBC News: “ Dalla concentrazione di nitrati negli strati ghiacciati si può concludere che vi è stato un evento solare o un attività solare più debole di quelle alle quali siamo abituati. Abbiamo utilizzato questi dati per dimostrare che una combinazione infelice di condizioni solari sta arrivando nella nostra direzione per i prossimi decenni. L’unica cosa da scoprire è quanto queste radiazioni saranno nefaste e quanto dureranno”.

La maggior parte di queste radiazioni nocive sono delle particelle energetiche che sono veicolate dalle esplosioni di massa coronale o dalle tempeste solari. L’evidenza sembra indicare che se anche ci fossero meno tempeste solari, una volta che il Sole è uscito dal suo grande massimo, queste sono più potenti, più veloci e quindi suscettibili di trasportare più particelle.
Un diminuzione dell’attività solare permette anche un maggior irradiamento, derivante da altri luoghi della galassia, di penetrare nel sistema solare.

In un altro studio, un team di scienziati dell’Università di Stanford riporta che è stata sviluppata una tecnica che potrebbe dare l’allerta ancora prima della formazione delle macchie solari e molto prima di quando diventano visibili sulla superficie del Sole. Le macchie solari sono importanti perché è lì che scoppiano le esplosioni di massa coronale o le tempeste solari.

Ilondis Stathis e i suoi colleghi, nella rivista Science, affermano che i loro risultati permetteranno di avvisare in anticipo delle tempeste solari e dell’irradiamento conseguente che potrebbe disturbare i trasporti e le reti di comunicazione sulla Terra.
I ricercatori di Stanford hanno utilizzato una tecnica chiamata "eliosismologia" basata sull’analisi delle vibrazioni sulla superficie solare. Hanno scoperto che i segnali acustici che provocano delle vibrazioni sono stati più veloci nelle zone in cui le macchie solari si formavano ad una maggiore profondità. Le macchie solari che ne derivano appaiono in superficie tra uno o due giorni dopo che ne sono state individuate le vibrazioni.

Ilondis aggiunge: " E’ un avvertimento precoce delle macchie solari, questa è la nostra principale conclusione..Ma possiamo anche prevedere la dimensione e la potenza delle macchie. E se si tratta di una macchia di grandi dimensioni, possiamo anticipare che ci saranno grandi eventi meteo nello spazio così come delle grandi eruzioni solari”.

Tradotto da: bbc.co.uk/



Potete trovare maggiori informazioni qui:
www.nasa.gov/mission_pages/sunearth...-breakthru.html

Edited by tarn - 12/9/2011, 17:06
 
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