La Banca Mondiale come un avvoltoio si getta sulla carcassa della Libia
Ci risiamo.
Come asseriva il secondo presidente USA John Adams (1735–1826):
"
Ci sono due modi per conquistare e schiavizzare una nazione: uno è con le spade, l’altro è con il debito"
In Libia stanno usando entrambi i modi solo che il primo è più palese (bombe sui civili) mentre il secondo, più subdolo e occulto, ve lo illustro in questo articolo.
Quello del debito per schiavizzare un paese è un metodo efficacemente collaudato dalla fine della la seconda guerra mondiale in poi, che ha permesso agli USA di estendere il suo impero economico (e di fatto politico) in tutti e 4 gli angoli del globo, specialmente in Africa e in America latina.
Si snoda in 6 fasi:
1) si sceglie una nazione che ha alcune risorse d'estremo interesse;
2) si destabilizza l'assetto politico ed economico di quel paese con campagne mediatiche avverse al potere politico dominante, con eventuali speculazioni finanziarie e organizzando manifestazioni e rivolte tramite infiltrati o manipoli esterni pagati profumatamente;
3) una volta messo in ginocchio il leader politico locale gli propongono IL patto:
aut svendere a loro la risorsa ricevendo una tangente
aut morire (come Thomas Sankara);
4) se il leader ha rifiutato la loro offerta o si mandano agenti infiltrati per ucciderlo oppure se è un uomo accorto e non è attuabile si attacca il paese militarmente distruggendolo;
5) una volta ridotto ad un colabrodo terra e popolo arriva l'attacco finale, l'ipocrisia massima che a me fa rivoltare lo stomaco dall'indignazione: come se fossero dei salvatori arrivati dall'alto, la Banca Mondiale e/o il Fondo Monetario Internazionale, vedendo la situazione di distruzione nel paese,
propongono impongono al paese forti finanziamenti ad un tasso esorbitante come se fossero gentili, accorati e compassionevoli aiuti umanitari per far risollevare il paese distrutto dalla piaga esebrabile della guerra... no no no! cattiva guerra! non si fa!
Ovviamente tra gli accordi "umanitari" c'è anche la svendita a prezzo irrisorio della risorsa in questione (
mission complete!), inoltre sono previsti anche contratti di appalto favorevoli alle lobby dell'edilizia soprattutto statunitensi (così anche loro si alzano i miliardi come già successo in Iraq, e che so' gli unici fessi?) perché così dimostrano tutto il loro amore e solidarietà aiutando il popolo ad avere una casa.
6) per mantenere duraturo nel tempo il dominio a scapito del popolo s'inserisce un governo-fantoccio "democratico" (oppure si mantiene al governo il leader corrotto se al punto 4 ha accettato l'offerta).
Et voilà, la schiavitù è servita!
Se volete approfondire l'argomento con le prove storiche dell'uso di questo sistema potete leggere
Confessions of an Economic Hit Man di John Perkins (se lo volete acquistare approfittatene ora che a settembre non ci saranno più gli sconti sui libri D:)
Ma ritorniamo alla notizia di testa.
La Banca Mondiale è pronta ad aiutare la Libia
WASHINGTON- La Banca Mondiale ha dichiarato che sta monitorando la situazione economica della Libia da lunedì [22 agosto] e che prossimamente avrebbe ripreso le sue attività col paese africano su suggerimento di alcune nazioni-membro.
"Su indicazione dei nostri soci, la Banca riprenderà i rapporti con la Libia appena possiamo essere d'aiuto
[helpful ] per la ripresa della nazione" ha dichiarato via e-mail la banca che finanzia lo sviluppo di 187 nazioni al mondo.
"Per la durata del conflitto finché era possibile abbiamo monitorato la situazione economica della Libia in coordinazione con le Nazioni Unite ma non abbiamo personale a Tripoli da più di un anno"
I commenti della Banca Mondiale sono arrivati dopo che i leader mondiali hanno felicemente accolto la conquista di Tripoli da parte dei ribelli
[= i mercenari infiltrati del punto 2 di sopra], fatto che ha indotto il carismatico Muammar Gheddafi ad ammettere la sconfitta.
La radicale offensiva dei ribelli per strappare il controllo totale della capitale libica dalle grinfie dei soldati fedeli a Gheddafi è stata interpretata come l'atto finale di una rivolta di 6 mesi sorta contro il suo dominio di 42 anni.
Traduzione by Tlecuauhtli
fonte:
www.activistpost.com/Edited by Tlecuauhtli - 24/8/2011, 22:44